Il Mercoledì delle Ceneri verrà celebrato quest’anno il 2 Marzo. Dal punto di vista storico, questa ricorrenza, che risale al VI secolo, riveste una particolare importanza nella vita dei Cristiani, dei cattolici in particolare, ma anche di alcune Chiese Protestanti, poiché sancisce l’avvento della Quaresima, cioè il periodo di 40 giorni in cui ci si prepara alla Pasqua. Nelle Chiese Cattoliche a rito romano, il mercoledì che segue il Martedì Grasso viene celebrato con il Rito dell’Imposizione delle Ceneri. Le Ceneri, ottenute bruciando i rami di Ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme, rivestono un ruolo centrale e hanno un valore fortemente simbolico: esse rappresentano la caducità della vita terrena, ma anche la metanoia dell’uomo che volge il proprio pensiero con umiltà al Divino. Durante la funzione all’altare, il celebrante sparge la Cenere sul capo dei fedeli, come da antica usanza ebraica, e recita una formula che rievoca il significato originario di questo gesto, invitandolo a prendere consapevolezza della propria natura transeunte e ad aprire la propria mente ad una visione più alta. La prima parte della formula richiama sì il concetto di morte, ma il suo scopo è riportare l’attenzione di ogni individuo alle sue stesse origini, quando Dio creò Adam (“essere umano” in ebraico, che deriva dal termine “Adamà”, ovvero “suolo, terra”) “con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente" (Genesi 2,7). Il ritorno alle Ceneri è un ritorno all’essenza, spogliata di tutto il superfluo che ci occupa, ma anche di tutti gli schemi e le sovrastrutture che l’uomo stesso edifica nel corso della propria esistenza. Per tale ragione nel grande ciclo di chiusura dell’anno zodiacale il Mercoledì delle Ceneri inaugura un tempo di “digiuno” e “metanoia”, un tempo in cui si è invitati a lasciar andare e a “volgere” il proprio cuore ad una visione più alta “convertendosi”. A livello simbolico Convertirsi significa cambiare l’orientamento della propria vita, morire a tutto ciò che tradisce la propria vera essenza, per ricongiungersi alla Sorgente da cui siamo stati originati. In questo breve seminario, rifletteremo insieme sul significato simbolico e numerologico che accompagna questa ricorrenza, per cogliere il messaggio spirituale che può rivelarsi prezioso per ogni uomo, oggi, in una prospettiva universale, che ci permetta di comprendere la profonda importanza di questa ricorrenza nel Grande Ciclo Trasformativo dell’Esistenza che tutta l’umanità vive ogni anno. Un momento ancora più profondo in questo tempo, alle soglie della nuova Era.
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