Mercurio, il Messaggero degli Dei, è assimilato al dio greco Hermes. Nella mitologia ellenica era figlio di Zeus e della Ninfa Maia, figlia di Atlante e Pleione e la primogenita delle sette Pleiadi. Nella cultura romana Maia incarnava il concetto di crescita, come mostra l’origine etimologica del suo nome, che deriva dal latino maius, maior (più grande, maggiore); si narra che a lei fosse dedicato il mese di maggio e, per questo, Mercurio venisse celebrato il quindicesimo giorno di questo mese in onore alla madre. Per gli antichi greci il dio Hermes incarnava principalmente lo spirito del passaggio e dell’attraversamento, tanto che si riteneva che egli si manifestasse in qualsiasi tipo di scambio, trasferimento, violazione, superamento, mutamento, transito, cioè in tutti quegli aspetti che definivano il passaggio da un luogo, o da uno stato, all'altro. Per tale ragione veniva costantemente messo in relazione ai cambiamenti della sorte dell'uomo, allo scambio di beni, allo scambio di informazioni e comunicazioni, anche nel commercio e, in qualità di psicopompo, al passaggio dalla vita all’aldilà.
Omero lo descrisse come astuto, apportatore di sogni e osservatore notturno. Egli fungeva anche da angelo o messaggero degli dèi; successivamente, in epoca tardo antica, si fuse con la figura leggendaria del leggendario maestro di sapienza Ermete Trismegisto, acquisendo le sue qualità di guaritore. Il più caro amico era il fratello Elios, il Sole, da cui non si allontanò mai, rimanendogli accanto e il pianeta a lui più vicino nel sistema solare. È il primo e più piccolo dei pianeti, associato al dio per la sua rapidità di movimento nel cielo.
Mercurio simboleggia le qualità dell’intelletto la duttilità della mente e il suo principio illuminante. Veicola il raggio 4, dell’Armonia attraverso il Conflitto, e il suo compito è stimolare la mente affinché si evolva e trascenda il proprio aspetto istintuale e reattivo per aiutare l’essere umano a divenire un conduttore consapevole delle energie che provengono dalla mente superiore e cosmica.
Nella
Kabbalah è associato alla sfera di Hod, la Gloria, alla base del pilastro della Severità capeggiato da Saturno, che impone la forma sull’esperienza umana attraverso l’attività della mente. Nei
Tarocchi è solitamente associato al Mago o Bagatto che contempla sia l’aspetto del saggio che dell’ingannatore, qualità estreme del pianeta. Nel tema natale indica COME APPRENDIAMO, come comunichiamo, come pensiamo e rispondiamo al mondo, come ci relazioniamo a noi stessi nel dialogo interiore, in che modo usiamo le parole e il linguaggio. In
Alchimia è una delle tre sostanze principali insieme allo zolfo e al sale, che rappresentano l’anima, lo spirito e il corpo. Per questo è l’INTERMEDIARIO TRA LA PERSONALITÀ e l’ANIMA, tra il mondo terreno e il mondo sottile, il Messaggero Divino per il mondo della forma dove funge da mediatore con i tre regni inferiori animale, vegetale e umano nelle vesti del Mago. Il suo compito è supportare l’individuo nel passaggio di coscienza all’identificazione con l’anima attraverso lo sviluppo della connessione con la propria Mente superiore a supporto del progetto di manifestazione della propria missione nel mondo. La sua posizione nel tema indica questi aspetti e a che livello abbiamo scelto di evolvere elevando le sue qualità.
Per la partecipazione a questo seminario non è necessario conoscere l’astrologia, ma avere semplicemente la curiosità di ricevere semplici spunti per capire meglio come nel corso dell’anno l’universo ci accompagni in ogni istante a divenire chi siamo destinati ad essere.
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